Profondo conoscitore degli splendori (pochi) e delle miserie (tante) della nostra finanza, si è distinto per l’incisività delle sue analisi e per il coraggio, spesso eretico, delle sue proposte, aggiungendo alla brillantezza del giornalista, il rigore dell’esperto di bilanci che non si ferma davanti a comunicati e cifre ufficiali e nemmeno davanti ai propri azionisti.